Matteo Sericano: dagli Optimist della LNI Sezione di Genova alla Vela Oceanica
Classe 1997, genovese originario della Val Borbera, Matteo Sericano ha mosso i suoi primi passi in mare proprio alla Lega Navale Italiana – Sezione di Genova Centro, dove sin da bambino ha scoperto la passione per la vela e per il mare sugli Optimist.
Prosegue la sua formazione sportiva nelle classi 420 e 470 allo Yacht Club Italiano, costruendo solide basi tecniche e tattiche. Parallelamente porta avanti le prime esperienze lavorative nei cantieri navali come apprendista maestro d’ascia sviluppando competenze preziose nella manutenzione e preparazione delle imbarcazioni, fondamentali per la navigazione oceanica.
Già a soli 15 anni prende parte alla sua prima Giraglia Rolex Cup, iniziando così un percorso nell’altura che lo porterà a regatare come professionista in alcune delle competizioni più prestigiose del Mediterraneo.
L’incontro con i navigatori Alberto Bona e Pietro D’Alì segna una svolta nella sua carriera: a soli 17 anni Matteo diventa boat captain del Class 40 ex Telecom Italia di Giovanni Soldini.
Dopo le prime lunghe navigazioni tra Mediterraneo e Atlantico e la preparazione della barca per la Transat Jacques Vabre del 2017, a 19 anni si avventura nel suo primo progetto personale, debuttando nella Mini Transat 2019, la leggendaria traversata atlantica in solitario a bordo di un Mini 650, risultando, con i suoi 21 anni, il secondo più giovane di sempre, dopo la skipper francese Violette Dorange.
Negli anni successivi consolida il proprio percorso come navigatore professionista riconosciuto a livello internazionale, partecipando a due edizioni della Mini Transat, conquistando un titolo mondiale offshore in doppio misto e ottenendo risultati di rilievo nelle più importanti regate d’altura europee e oceaniche.
Oggi Matteo è uno dei più giovani skipper della flotta Class 40 e prende regolarmente parte alle regate oceaniche più iconiche del mondo, confermando la sua determinazione e il suo ruolo di protagonista della vela oceanica internazionale.
La storia di Matteo ci insegna che la passione e l’amore per la vela è il carburante che fa compiere imprese incredibili, spronando a non fermarsi davanti alle prime difficoltà ma a continuare ad inseguire il proprio sogno!